“Vagina Mother”
Go Down
Attiva dalla seconda metà degli anni ottanta, Strange Flowers è tra le più longeve realtà del panorama underground italiano, anche se di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e della formazione originaria è rimasto il solo Michele Marinò. Una delle principali caratteristiche del combo pisano è quella di fare riferimento agli anni sessanta: garage e psichedelia ne sono da sempre il principale punto di riferimento, il più naturale per un gruppo che è nato quando in Italia molti fra coloro che prendevano in mano una chitarra guardavano a tali sonorità. Tuttavia, ciò avviene con la chiara intenzione di restare ben piantati nel presente: i suoni sono perciò lontani dal revivalismo, puntando invece a una visione riveduta e corretta in chiave attuale di quelle atmosfere. Non fa eccezione il nuovo cd, prodotto dal giornalista Federico Guglielmi, tra i protagonisti – anche come discografico – degli anni ottanta del rock italico. Il quinto album del gruppo, “Vagina Mother”, presentato come un “concept al liquido amniotico”, presenta infatti una serie di brani che, con molte canzoni davvero riuscite, è la testimonianza di una band ancora con tante cose da dire.
Guido Siliotto
Attiva dalla seconda metà degli anni ottanta, Strange Flowers è tra le più longeve realtà del panorama underground italiano, anche se di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia e della formazione originaria è rimasto il solo Michele Marinò. Una delle principali caratteristiche del combo pisano è quella di fare riferimento agli anni sessanta: garage e psichedelia ne sono da sempre il principale punto di riferimento, il più naturale per un gruppo che è nato quando in Italia molti fra coloro che prendevano in mano una chitarra guardavano a tali sonorità. Tuttavia, ciò avviene con la chiara intenzione di restare ben piantati nel presente: i suoni sono perciò lontani dal revivalismo, puntando invece a una visione riveduta e corretta in chiave attuale di quelle atmosfere. Non fa eccezione il nuovo cd, prodotto dal giornalista Federico Guglielmi, tra i protagonisti – anche come discografico – degli anni ottanta del rock italico. Il quinto album del gruppo, “Vagina Mother”, presentato come un “concept al liquido amniotico”, presenta infatti una serie di brani che, con molte canzoni davvero riuscite, è la testimonianza di una band ancora con tante cose da dire.
Guido Siliotto
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