“Brazil”
Unhip
L'eclettica etichetta Unhip torna sul mercato col nuovo cd dei Drink To Me, il seguito del precedente “Don't Panic, Be Organic!” del 2008. La giovane band piemontese, che già si era fatta notare per la capacità di mettere assieme vecchio e nuovo, mescolando rock rabbioso e irresistibile follia, ha semplicemente deciso di continuare su tale versante, approfondendo però certi spunti. Anzi tutto, come molte altre formazioni nostrane da qualche tempo a questa parte, ha deciso di puntare parecchio sulla tipica ripetitività del kraut-rock, riveduta e corretta, con un'indole chiaramente minimalista che gioca sulle ritmiche ossessive, sulle quali poi innestare certa adrenalina a base di chitarre, sì, ma anche di tastiere e voci stralunate. Con l'aiuto di due giovani ma esperti produttori, oltre che musicisti, come Alessio Natalizia (Disco Drive) e Bruno Germano (Settlefish), i Drink To Me sono stati capaci di confezionare dieci tracce che confermano la bontà di un progetto adeguatamente accessibile e alla moda, ma, nel contempo, piuttosto attento a mostrare denti e personalità.
Guido Siliotto
L'eclettica etichetta Unhip torna sul mercato col nuovo cd dei Drink To Me, il seguito del precedente “Don't Panic, Be Organic!” del 2008. La giovane band piemontese, che già si era fatta notare per la capacità di mettere assieme vecchio e nuovo, mescolando rock rabbioso e irresistibile follia, ha semplicemente deciso di continuare su tale versante, approfondendo però certi spunti. Anzi tutto, come molte altre formazioni nostrane da qualche tempo a questa parte, ha deciso di puntare parecchio sulla tipica ripetitività del kraut-rock, riveduta e corretta, con un'indole chiaramente minimalista che gioca sulle ritmiche ossessive, sulle quali poi innestare certa adrenalina a base di chitarre, sì, ma anche di tastiere e voci stralunate. Con l'aiuto di due giovani ma esperti produttori, oltre che musicisti, come Alessio Natalizia (Disco Drive) e Bruno Germano (Settlefish), i Drink To Me sono stati capaci di confezionare dieci tracce che confermano la bontà di un progetto adeguatamente accessibile e alla moda, ma, nel contempo, piuttosto attento a mostrare denti e personalità.
Guido Siliotto
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