Baru
“Pompa i bassi, Bruno!”
Coconino Press, pp. 128 a colori, euro 17
Torna Baru con una nuova storia che mette insieme noir e riflessione sul sociale. L’autore francese, al secolo Hervé Barulea, classe 1947, uno dei grandi maestri del fumetto d’Oltralpe (vincitore del Grand Prix di Angouleme 2010, ma anche miglior autore straniero nell'edizione del 2002 di Lucca Comics) racconta qui le vicende di Slimane, un ragazzo africano che arriva in Francia da clandestino per riuscire a giocare a calcio, sua grande passione. Tra mille difficoltà, la faccenda si complica quando viene coinvolto nel maldestro tentativo di rapina da parte di una scalcinata banda di delinquenti che sogna di portare a termine il “colpo della vita”. Il finale è a sorpresa. Un graphic novel avvincente che mette in chiaro le grandi qualità narrative di Baru, un autore che, per la capacità di raccontare con tocco ironico storie anche drammatiche potremmo accostare, nel cinema, a uno come Ken Loach. Il tratto è magnifico, vitale, capace di delineare il carattere di un personaggio con una una sola smorfia del suo viso.
Guido Siliotto
“Pompa i bassi, Bruno!”
Coconino Press, pp. 128 a colori, euro 17
Torna Baru con una nuova storia che mette insieme noir e riflessione sul sociale. L’autore francese, al secolo Hervé Barulea, classe 1947, uno dei grandi maestri del fumetto d’Oltralpe (vincitore del Grand Prix di Angouleme 2010, ma anche miglior autore straniero nell'edizione del 2002 di Lucca Comics) racconta qui le vicende di Slimane, un ragazzo africano che arriva in Francia da clandestino per riuscire a giocare a calcio, sua grande passione. Tra mille difficoltà, la faccenda si complica quando viene coinvolto nel maldestro tentativo di rapina da parte di una scalcinata banda di delinquenti che sogna di portare a termine il “colpo della vita”. Il finale è a sorpresa. Un graphic novel avvincente che mette in chiaro le grandi qualità narrative di Baru, un autore che, per la capacità di raccontare con tocco ironico storie anche drammatiche potremmo accostare, nel cinema, a uno come Ken Loach. Il tratto è magnifico, vitale, capace di delineare il carattere di un personaggio con una una sola smorfia del suo viso.
Guido Siliotto
Nessun commento:
Posta un commento