“La porta di Sion”
BD, pp. 112, euro 12
E' Trieste alla fine degli anni Trenta il luogo dove si svolgono le vicende raccontate ne “La porta di Sion”, la nuova graphic novel firmata da Walter Chendi, dedicata ad una delle buie pagine della storia d'Italia. Tutto accade nella città scelta da Mussolini per annunciare l’inasprimento delle leggi razziali dopo un discorso che scuote una delle comunità ebraiche più numerose del nostro paese, il luogo che così diventerà inevitabilmente una via di fuga per gli ebrei, che da lì si imbarcheranno per fuggire verso la Palestina e raggiungere, dunque, la salvezza. La metafora di “sentirsi senza scarpe” è il filo conduttore delle vicende del giovane protagonista, che cerca faticosamente di vivere la sua storia d'amore mentre la follia razzista dilaga. Con toni pacati e tratto sicuro, Chendi – triestino di nascita, classe 1950 - ci accompagna senza mai calcare troppo la mano, lasciando al centro della narrazione la quotidianità di un periodo così triste con le gioie e i dolori di un ragazzo che si avvia a diventare adulto.
Guido Siliotto
E' Trieste alla fine degli anni Trenta il luogo dove si svolgono le vicende raccontate ne “La porta di Sion”, la nuova graphic novel firmata da Walter Chendi, dedicata ad una delle buie pagine della storia d'Italia. Tutto accade nella città scelta da Mussolini per annunciare l’inasprimento delle leggi razziali dopo un discorso che scuote una delle comunità ebraiche più numerose del nostro paese, il luogo che così diventerà inevitabilmente una via di fuga per gli ebrei, che da lì si imbarcheranno per fuggire verso la Palestina e raggiungere, dunque, la salvezza. La metafora di “sentirsi senza scarpe” è il filo conduttore delle vicende del giovane protagonista, che cerca faticosamente di vivere la sua storia d'amore mentre la follia razzista dilaga. Con toni pacati e tratto sicuro, Chendi – triestino di nascita, classe 1950 - ci accompagna senza mai calcare troppo la mano, lasciando al centro della narrazione la quotidianità di un periodo così triste con le gioie e i dolori di un ragazzo che si avvia a diventare adulto.
Guido Siliotto
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