“Wilson”
Coconino Press, pp. 88, a colori, euro 17,50
Dopo la morte del padre, Wilson decide di andare a cercare l'ex-moglie. Scopre però di avere anche una figlia e finalmente ha davanti a sé la possibilità di ricreare una famiglia, ma l'esito non è così scontato. Nuovo capolavoro firmato da Daniel Clowes, l'acclamato autore di opere come “Ice Haven” e “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro”, ma soprattutto il celebre “Ghost World”, dal quale fu tratto l'omonimo film sceneggiato dallo stesso Clowes. L'artista di Chicago ci offre stavolta il ritratto spietato di un uomo irrimediabilmente solo, una commedia umana amara e senza sbocchi. Ma lo fa con quel pizzico di ironia e sarcasmo che sono un valore aggiunto al suo stile, sempre vagamente surreale. Il tratto è quello che lo ha reso uno degli autori più celebrati degli ultimi anni, all'apparenza rassicurante, capace però di creare atmosfere inquietanti nella loro tragica normalità. Da segnalare che “Wilson” è il suo primo lavoro pensato e realizzato direttamente su un unico volume, mentre tutti gli altri erano in precedenza apparsi a puntate sulla rivista “Eightball”.
Guido Siliotto
Dopo la morte del padre, Wilson decide di andare a cercare l'ex-moglie. Scopre però di avere anche una figlia e finalmente ha davanti a sé la possibilità di ricreare una famiglia, ma l'esito non è così scontato. Nuovo capolavoro firmato da Daniel Clowes, l'acclamato autore di opere come “Ice Haven” e “Come un guanto di velluto forgiato nel ferro”, ma soprattutto il celebre “Ghost World”, dal quale fu tratto l'omonimo film sceneggiato dallo stesso Clowes. L'artista di Chicago ci offre stavolta il ritratto spietato di un uomo irrimediabilmente solo, una commedia umana amara e senza sbocchi. Ma lo fa con quel pizzico di ironia e sarcasmo che sono un valore aggiunto al suo stile, sempre vagamente surreale. Il tratto è quello che lo ha reso uno degli autori più celebrati degli ultimi anni, all'apparenza rassicurante, capace però di creare atmosfere inquietanti nella loro tragica normalità. Da segnalare che “Wilson” è il suo primo lavoro pensato e realizzato direttamente su un unico volume, mentre tutti gli altri erano in precedenza apparsi a puntate sulla rivista “Eightball”.
Guido Siliotto
Nessun commento:
Posta un commento