“Fragranze silenzio”
Bosco / Bar la Muerte / Sincope / Chew-z
Torna Daniele Brusaschetto con un nuovo album che è un'altra tappa del percorso fin qui intrapreso in tanti anni di onorata carriera. Dopo aver scarnificato la propria musica col precedente cd-r, l'ottimo “Blasé”, il musicista torinese torna a dare maggior peso alla componente elettronica con queste otto tracce che, al solito, ci portano in un mondo fatto di piccoli gesti quotidiani osservati attraverso una sensibilità tutta speciale, testi quasi sussurrati ad assecondare un'indole intimista. Gli arrangiamenti, come si diceva, si arricchiscono con l'uso del computer, senza disdegnare la componente ritmica, sebbene nel complesso l'atmosfera sia sempre piuttosto sospesa, tranne per la lunga eponima traccia finale, implacabile e senza speranza (“Povere madri di tutto il mondo che si ostinano a proliferare parassiti”).
Torna Daniele Brusaschetto con un nuovo album che è un'altra tappa del percorso fin qui intrapreso in tanti anni di onorata carriera. Dopo aver scarnificato la propria musica col precedente cd-r, l'ottimo “Blasé”, il musicista torinese torna a dare maggior peso alla componente elettronica con queste otto tracce che, al solito, ci portano in un mondo fatto di piccoli gesti quotidiani osservati attraverso una sensibilità tutta speciale, testi quasi sussurrati ad assecondare un'indole intimista. Gli arrangiamenti, come si diceva, si arricchiscono con l'uso del computer, senza disdegnare la componente ritmica, sebbene nel complesso l'atmosfera sia sempre piuttosto sospesa, tranne per la lunga eponima traccia finale, implacabile e senza speranza (“Povere madri di tutto il mondo che si ostinano a proliferare parassiti”).
Guido Siliotto
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