“Zeus!”
Smartz / Escape from Today / Shove / Bar La Muerte / Sangue Dischi / OffSet
Prendiamo il pubblico dei film horror. C'è chi si accontenta di qualche porta che cigola, una colonna sonora che esplode al momento giusto e un po' di buio con qualche effetto speciale. E poi c'è chi invece vuole tanto sangue, crudeltà assortite e nessuna concessione al buon cuore. Bene, facendo un parallelo, per chi dalla musica vuole solo emozioni forti Zeus! è un nome da tenere presente. Si tratta di un duo all'esordio discografico (offerto da una cordata di etichette), sebbene sia Luca Cavina (basso) che Paolo Mongardi (batteria) abbiano un lungo curriculum: il primo è – tra l'altro – nei Calibro 35, mentre Mongardi ha suonato con Jennifer Gentle e Il Genio. Sulle qualità tecniche non si discute e in effetti basta ascoltarlo tutto d'un fiato questo disco – oppure intercettare la band dal vivo – per rendersene conto. Descriverlo? I generi di riferimento sono quelli che fanno più rumore: hardcore, noise, metal, il tutto cucito assieme con mano ferma a servizio di solide geometrie. Fin troppo granitico, ma c'è da credere che era proprio questo l'effetto voluto.
Guido Siliotto
Prendiamo il pubblico dei film horror. C'è chi si accontenta di qualche porta che cigola, una colonna sonora che esplode al momento giusto e un po' di buio con qualche effetto speciale. E poi c'è chi invece vuole tanto sangue, crudeltà assortite e nessuna concessione al buon cuore. Bene, facendo un parallelo, per chi dalla musica vuole solo emozioni forti Zeus! è un nome da tenere presente. Si tratta di un duo all'esordio discografico (offerto da una cordata di etichette), sebbene sia Luca Cavina (basso) che Paolo Mongardi (batteria) abbiano un lungo curriculum: il primo è – tra l'altro – nei Calibro 35, mentre Mongardi ha suonato con Jennifer Gentle e Il Genio. Sulle qualità tecniche non si discute e in effetti basta ascoltarlo tutto d'un fiato questo disco – oppure intercettare la band dal vivo – per rendersene conto. Descriverlo? I generi di riferimento sono quelli che fanno più rumore: hardcore, noise, metal, il tutto cucito assieme con mano ferma a servizio di solide geometrie. Fin troppo granitico, ma c'è da credere che era proprio questo l'effetto voluto.
Guido Siliotto
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