“Eighties Colours. Garage, beat e psichedelia nell'Italia degli anni Ottanta"
Coniglio, pp. 240, euro 34
Italia, 1985, esce "Eighties Colours", disco compilation che contiene i brani più significativi di una manciata di oscure band e che diventa ben presto il manifesto di una scena musicale che trova nei sixties la propria linfa vitale. Mentre impazza la new wave, alcuni musicisti decidono di guardare ai suoni di vent'anni prima e creare un mondo fatto di psichedelia, garage-rock, pantaloni scampanati, improbabili caschetti e camicie sgargianti. La Toscana, al solito, è in prima linea: Birdmen Of Alkatraz, Liars, Pikes In Manic, Steeplejack, Soul Hunters e Strange Flowers sono i nomi di punta. Il libro del giornalista Roberto Calabrò (“L'espresso”, “La Repubblica”) per la prima volta fotografa quegli anni con grande passione e competenza, un excursus che tiene conto dei musicisti, dei dischi e delle fanzine, arricchito da un ampio corredo di immagini e una discografia ragionata.
Guido Siliotto
Italia, 1985, esce "Eighties Colours", disco compilation che contiene i brani più significativi di una manciata di oscure band e che diventa ben presto il manifesto di una scena musicale che trova nei sixties la propria linfa vitale. Mentre impazza la new wave, alcuni musicisti decidono di guardare ai suoni di vent'anni prima e creare un mondo fatto di psichedelia, garage-rock, pantaloni scampanati, improbabili caschetti e camicie sgargianti. La Toscana, al solito, è in prima linea: Birdmen Of Alkatraz, Liars, Pikes In Manic, Steeplejack, Soul Hunters e Strange Flowers sono i nomi di punta. Il libro del giornalista Roberto Calabrò (“L'espresso”, “La Repubblica”) per la prima volta fotografa quegli anni con grande passione e competenza, un excursus che tiene conto dei musicisti, dei dischi e delle fanzine, arricchito da un ampio corredo di immagini e una discografia ragionata.
Guido Siliotto
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