mercoledì 27 gennaio 2010

Ronin

Ronin
“L'ultimo re”
Ghost
E' stata concepita come una vera e propria colonna sonora questa nuova opera firmata dai Ronin. Una colonna sonora per un film immaginario stavolta, dopo quella realizzata l'anno scorso per il lungometraggio “Vogliamo anche le rose”. Del resto, non c'è da stupirsi: la musica della band ha sempre avuto queste potenzialità, perché nata da un'idea dell'iperattivo Bruno Dorella per assecondare la sua passione per certe atmosfere rarefatte e, in qualche modo, rassicuranti, laddove gli altri progetti che lo vedono protagonista (Ovo, Bachi da Pietra) hanno un taglio decisamente più sperimentale. “L'ultimo re” si presenta come sviluppo coerente nella discografia del gruppo, con una sempre accesa predisposizione per sonorità morriconiane e desertiche, ma con un ampliamento di orizzonti e citazioni capaci di pescare dagli immaginari più disparati. Il film nella testa di Dorella è una sorta di rivoluzione dagli esiti apocalittici (“Con le budella dell'ultimo prete impiccheremo l'ultimo re” è il canto anarchico che ha ispirato l'intero album), ma è solo un suggerimento, perché in questi casi la cosa migliore è chiudere gli occhi e lasciarsi andare.
Guido Siliotto

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