martedì 24 novembre 2009

Valentina Dorme

Valentina Dorme
“La carne”
Fosbury
Il ritorno dei Valentina Dorme arriva a quattro anni di distanza dal precedente cd, ma alla testa della formazione c'è sempre lui, Mario Pigozzo Favero, autore delle parole di tutte le canzoni. Il titolo la dice lunga sulle intenzioni della band trevigiana: “La carne”, oltre che un tributo al cinema di Marco Ferreri (citato anche nel brano che per titolo porta il suo nome, dove ci si immedesima nel “Calà di Ferreri con i suoi vizi innominabili”) dà infatti l'idea di volersi mettere a nudo, esponendo senza troppi fronzoli la cruda realtà. Ed è la cruda realtà dell'amore quella che emerge nelle liriche, sempre ispirate, ben assecondate da un rock piuttosto sanguigno, reso ancor più grintoso dall'aiuto senz'altro non secondario di Giulio Ragno Favero (One Dimensional Man, Teatro degli Orrori). Facile e sbrigativo incasellarli nell'ampio filone del cantautorato rock, ma i Valentina Dorme riescono laddove troppe realtà simili falliscono, ovvero nell'evidenziare una personalità ben definita. Merito soprattutto delle parole, che suonano – pregio principale - oneste e sincere.
Guido Siliotto

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