“Zona del silenzio. Una storia di ordinaria violenza italiana”
Minimum Fax, pp. 168, euro 15
A Ferrara, la mattina del 25 settembre di quattro anni fa, il diciottenne Federico Aldrovandi muore dopo essere stato fermato da una pattuglia della polizia. Il blog ideato dalla madre e l'indignazione dell'opinione pubblica squarciano il muro di silenzio. Segue un processo, con la condanna in primo grado dei quattro poliziotti accusati di omicidio. In giorni come questi, anche le pagine di un fumetto possono dare un contributo per smuovere le coscienze. I due autori, il giornalista di “Liberazione” Checchino Antonini e il disegnatore Alessio Spataro, realizzano l'opera con passione e rigore, usando l'accorgimento stilistico di rappresentare i personaggi con sembianze di animali, lasciando che i fatti narrati siano anche lo spunto per le vicende umane del protagonista, un giornalista cocciuto che vuol far luce sulla vicenda. Un racconto amaro, terribile, ma avvincente.
Guido Siliotto
A Ferrara, la mattina del 25 settembre di quattro anni fa, il diciottenne Federico Aldrovandi muore dopo essere stato fermato da una pattuglia della polizia. Il blog ideato dalla madre e l'indignazione dell'opinione pubblica squarciano il muro di silenzio. Segue un processo, con la condanna in primo grado dei quattro poliziotti accusati di omicidio. In giorni come questi, anche le pagine di un fumetto possono dare un contributo per smuovere le coscienze. I due autori, il giornalista di “Liberazione” Checchino Antonini e il disegnatore Alessio Spataro, realizzano l'opera con passione e rigore, usando l'accorgimento stilistico di rappresentare i personaggi con sembianze di animali, lasciando che i fatti narrati siano anche lo spunto per le vicende umane del protagonista, un giornalista cocciuto che vuol far luce sulla vicenda. Un racconto amaro, terribile, ma avvincente.
Guido Siliotto
Nessun commento:
Posta un commento