“Electric Ladyland”
NoReply, pp. 144, euro 12
Continua l'assai interessante operazione “Tracks”, la collana della NoReply dedicata ai dischi fondamentali della storia del rock. Stavolta tocca a “Electric Ladyland”, il capolavoro di Jimi Hendrix, invero forse non il suo album più bello, ma di certo un condensato di grande creatività. Disco peraltro passato alla storia anche per la celebre copertina con le donne nude, ripudiata dallo stesso Hendrix, episodio qui raccontato insieme a molte altre curiosità. L'inglese John Perry ripercorre, con l'ausilio di molte interviste, le tappe che hanno portato alla realizzazione del disco e offre un commento brano per brano, facendo leva sia sulle sue competenze come giornalista che sulle cognizioni che gli derivano dall'attività di musicista.
Guido Siliotto
Continua l'assai interessante operazione “Tracks”, la collana della NoReply dedicata ai dischi fondamentali della storia del rock. Stavolta tocca a “Electric Ladyland”, il capolavoro di Jimi Hendrix, invero forse non il suo album più bello, ma di certo un condensato di grande creatività. Disco peraltro passato alla storia anche per la celebre copertina con le donne nude, ripudiata dallo stesso Hendrix, episodio qui raccontato insieme a molte altre curiosità. L'inglese John Perry ripercorre, con l'ausilio di molte interviste, le tappe che hanno portato alla realizzazione del disco e offre un commento brano per brano, facendo leva sia sulle sue competenze come giornalista che sulle cognizioni che gli derivano dall'attività di musicista.
Guido Siliotto
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