Chet Baker, “Come se avessi le ali. Le memorie perdute”, Minimum Fax, pp. 134, euro 15
Non poteva mancare, nella serie di ristampe per celebrare i quindici anni di attività di Minimum Fax, questa preziosa raccolta di scritti firmati da Chet Baker. Un diario frammentario che non risolve il mistero: come poteva un uomo dalla vita così sregolata regalare una musica così pura. Ma, forse, sta proprio qui il grande fascino di questo musicista straordinario, che ha saputo conquistare le platee di tutto il mondo col suo stile inconfondibile. La musica, le donne, le macchine veloci e, soprattutto, la droga. E, quindi, una salute sempre in bilico e la prigione dietro l'angolo. Raccontato con parole sincere, è un autoritratto che commuove e non fa che accrescere la rabbia per quel volo senz'ali dalla finestra di un hotel di Amsterdam, 21 anni fa.
Guido Siliotto
Non poteva mancare, nella serie di ristampe per celebrare i quindici anni di attività di Minimum Fax, questa preziosa raccolta di scritti firmati da Chet Baker. Un diario frammentario che non risolve il mistero: come poteva un uomo dalla vita così sregolata regalare una musica così pura. Ma, forse, sta proprio qui il grande fascino di questo musicista straordinario, che ha saputo conquistare le platee di tutto il mondo col suo stile inconfondibile. La musica, le donne, le macchine veloci e, soprattutto, la droga. E, quindi, una salute sempre in bilico e la prigione dietro l'angolo. Raccontato con parole sincere, è un autoritratto che commuove e non fa che accrescere la rabbia per quel volo senz'ali dalla finestra di un hotel di Amsterdam, 21 anni fa.
Guido Siliotto
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