Les Tueurs De La Lune De Miel, “Special Manubre”, Crammed Discs
Preziosa ristampa arriva dagli archivi della Crammed Discs, distribuita in Italia dalla toscana Materiali Sonori. Belgio, 1977. Una congrega di agitatori che si fa chiamare Les Tueurs De La Lune De Miel infiamma le notti della capitale, con una miscela di sonorità rubate qua e là, tra canzone d'autore, free-jazz, punk, avant-rock. Il tutto frullato con una sensibilità sopra le righe, capace di destabilizzare e dal piglio iconoclasta, sguaiata e creativa. Qualche anno dopo, Yvon Vromman, J.F Jones Jacob e Gérald Fenerberg incontreranno Vincent Kenis e Marc Hollander, nucleo degli Aksak Maboul, e la cantante Véronique Vincent per dar vita a una nuova incarnazione della band, realizzando un album omonimo (ma col titolo in inglese: “The Honeymoon Killers”) considerato una delle più importanti uscite del rock europeo di sempre. Ma è in questo esordio, “Special Manubre”, pubblicato per la prima volta su cd, che possiamo trovare davvero e senza filtri tutta la carica incontrollata e incontrollabile di una band che cambiava formazione di continuo, arruolando tra l'altro un vasto campionario di non musicisti.
Guido Siliotto
Preziosa ristampa arriva dagli archivi della Crammed Discs, distribuita in Italia dalla toscana Materiali Sonori. Belgio, 1977. Una congrega di agitatori che si fa chiamare Les Tueurs De La Lune De Miel infiamma le notti della capitale, con una miscela di sonorità rubate qua e là, tra canzone d'autore, free-jazz, punk, avant-rock. Il tutto frullato con una sensibilità sopra le righe, capace di destabilizzare e dal piglio iconoclasta, sguaiata e creativa. Qualche anno dopo, Yvon Vromman, J.F Jones Jacob e Gérald Fenerberg incontreranno Vincent Kenis e Marc Hollander, nucleo degli Aksak Maboul, e la cantante Véronique Vincent per dar vita a una nuova incarnazione della band, realizzando un album omonimo (ma col titolo in inglese: “The Honeymoon Killers”) considerato una delle più importanti uscite del rock europeo di sempre. Ma è in questo esordio, “Special Manubre”, pubblicato per la prima volta su cd, che possiamo trovare davvero e senza filtri tutta la carica incontrollata e incontrollabile di una band che cambiava formazione di continuo, arruolando tra l'altro un vasto campionario di non musicisti.
Guido Siliotto
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