“Oltre l’avenue D. Un punk a New York – 1972-1982”
Agenzia X, pp. 192, euro 15
Ci sono cose in questo libro che a leggerle uno non ci crede. Come quando l'autore racconta che alla sua festa di benvenuto a New York in un loft zeppo di star e future star si esibisce una band che fa canzoni che cominciano con “one-two-three-four”, tutte uguali l'una all'altra, quattro brutti ceffi alla prima esibizione in assoluto che si fanno chiamare Ramones. Eppure questo è solo uno degli incredibili avvenimenti della vita sopra le righe di Philippe Marcadé, parigino giramondo, arrivato diciassettenne nella Grande Mela per far parte di un mondo ricco di fermenti artistici e culturali, quello del punk, per poi formare una sua propria band, The Senders. Ci sono tutti, da Johnny Thunders a Richard Hell, da Debbie Harry a Nancy Spungen e Sid Vicious, fino ad un ancora sconosciuto Bob Marley, che gli passa una canna nei camerini. C'è la musica e c'è anche la droga, compresa quella “pesante” che ha portato via tante giovani vite. C'è tanta energia in una narrazione spiccia e senza fronzoli, ironica e davvero avvincente.
Guido Siliotto
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