lunedì 24 ottobre 2011

Heimweh

Heimweh
"Ragh Potato"
Improvvisatore Involontario
Il primo complimento che sorge spontaneo elargire a questi Heimweh è che la loro musica sfugge a qualsivoglia classificazione. Certo, la inseriremmo nel filone del jazz improvvisato, anzi tutto perché i sei titoli che compongono la raccolta nascono da libere, liberissime improvvisazioni e poi perché i quattro musicisti coinvolti - Alberto Popolla (clarinetto e clarinetto basso), Alessandro Salerno (chitarra classica), Francesco Lo Cascio (vibrafono e percussioni), Mario Paliano (batteria e percussioni) - provengono dal collettivo Franco Ferguson, da sempre impegnato in un approccio critico e non ortodosso al jazz. Il cd in questione nasce dal progetto Amazing Recordings, l'idea di suddividere tutti i membri del collettivo in dodici gruppi, ai quali offrire tre giorni per fissare su un supporto la propria musica. “Ragh Potato” è il frutto saporitissimo di quelle session, il prodotto di musicisti in piena forma e con ottime qualità, a dimostrazione ancora una volta che per certa musica non è poi così difficile oggi trovare buoni esempi anche in Italia.
Guido Siliotto

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