Ecco una band coi piedi ben piantati nel... passato. Che dire, questi Betta Blues Society non si fanno distrarre da auto di grossa cilindrata, cellulari di ultima generazione e tv ultrapiatti. Sedotti invece da atmosfere bucoliche e sonorità d'annata, coi loro strumenti rigorosamente acustici si cimentano in canzoni che sembrano un altolà alle frenesie contemporanee e fanno piombare in un clima tradizionalista oltre modo rigenerante. Il progetto toscano si consolida un paio d'anni fa grazie all’incontro tra la cantante Elisabetta Maulo e il chitarrista Lorenzo Marianelli, cui si aggiungono ben presto Luca Guidi (chitarra e ukulele), Nicola Floris (armonica) e Matteo Anelli (contrabbasso). Dopo il classico rodaggio live, eccoli alla prima prova discografica, un album omonimo registrato a Livorno da Antonio Castiello. Dodici brani di cui nove firmati da Luca Guidi (da solo o con la collaborazione dei compagni d'avventura) e altri tre che sono invece cover di Sister Rosetta Tharpe, Ma Rainey e Leiber & Stoller. I riferimenti sonori sono al prewar blues, quello cioè che si suonava prima della Seconda guerra mondiale, con qualche ironico aggancio al presente ("Bunga Bunga"), il tutto con convinzione, passione e ottimi risultati, anche dal vivo, grazie alla perizia dei musicisti e alla splendide qualità espressive della cantante.
Guido Siliotto
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