“Pitch Black Star Spangled”
Rune Grammofon
Il norvegese Stian Westerhus è senz'altro uno dei giovani chitarristi da tenere d'occhio. Sotto il prestigioso marchio Rune Grammofon, esce il suo secondo lavoro. Attivo in varie band (tra cui Puma e Jaga Jazzist), qui fa tutto da solo, mostrando una visione a dir poco radicale dell'uso della sei corde, che viene letteralmente martoriata all'insegna dell'improvvisazione pura e alla ricerca di suoni spigolosi e lancinanti, frutto di uno studio attento sull'utilizzo degli effetti, ma anche in preda all'istinto più libero. “Pitch Black Star Spangled” di sicuro non è un disco facile, a tratti drammatico e funesto, altre volte più rarefatto e meditativo. Qua e là eccessivo nei risultati, il lavoro di Westerhus è comunque assai pregevole. Da non mancare neppure l'appuntamento coi Puma, una delle formazione in cui è protagonista, anch'essa fuori con un ottimo nuovo cd, “Half Nelson Courtship” – sempre targato Rune Grammofon -, esempio di fruttuoso incontro tra free-rock, free-jazz ed elettronica, davvero consigliato.
Guido Siliotto
Il norvegese Stian Westerhus è senz'altro uno dei giovani chitarristi da tenere d'occhio. Sotto il prestigioso marchio Rune Grammofon, esce il suo secondo lavoro. Attivo in varie band (tra cui Puma e Jaga Jazzist), qui fa tutto da solo, mostrando una visione a dir poco radicale dell'uso della sei corde, che viene letteralmente martoriata all'insegna dell'improvvisazione pura e alla ricerca di suoni spigolosi e lancinanti, frutto di uno studio attento sull'utilizzo degli effetti, ma anche in preda all'istinto più libero. “Pitch Black Star Spangled” di sicuro non è un disco facile, a tratti drammatico e funesto, altre volte più rarefatto e meditativo. Qua e là eccessivo nei risultati, il lavoro di Westerhus è comunque assai pregevole. Da non mancare neppure l'appuntamento coi Puma, una delle formazione in cui è protagonista, anch'essa fuori con un ottimo nuovo cd, “Half Nelson Courtship” – sempre targato Rune Grammofon -, esempio di fruttuoso incontro tra free-rock, free-jazz ed elettronica, davvero consigliato.
Guido Siliotto
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