Paolo Cattaneo, “Adorami e perdonami”, Eclectic Circus
Ha il dono della sintesi Paolo Cattaneo. Tanto per cominciare, questo suo terzo album, “Adorami e perdonami”, dura meno di mezz'ora e contiene appena otto canzoni. Non solo: la struttura dei pezzi, la scelta di mettere in evidenza le parole attraverso sonorità soffuse, arrangiamenti essenziali, raffinati ma non invadenti, testimonia un approccio che privilegia la sostanza, pur non ritenendo la forma un fattore secondario. Non basta un ascolto per apprezzare appieno il cd, il che finisce per essere un aspetto positivo: le canzoni del cantautore bresciano seducono un poco alla volta, ma inesorabilmente. Anche per via dell'apporto produttivo dei fratelli Sinigallia, Daniele e Riccardo, inevitabile risulta il paragone con quest'ultimo, con qualche evidente affinità nel linguaggio espressivo. E se una pecca si vuol trovare, risiede forse nell'eccessiva omogeneità dell'insieme, ma è difetto che non toglie valore a un'opera che comunque conferma Cattaneo come uno degli autori più interessanti della sua generazione. Complimenti anche alla copertina, che ci piace immaginare in dimensione dodici pollici, con un dipinto realizzato da Mikel Robinson.
Ha il dono della sintesi Paolo Cattaneo. Tanto per cominciare, questo suo terzo album, “Adorami e perdonami”, dura meno di mezz'ora e contiene appena otto canzoni. Non solo: la struttura dei pezzi, la scelta di mettere in evidenza le parole attraverso sonorità soffuse, arrangiamenti essenziali, raffinati ma non invadenti, testimonia un approccio che privilegia la sostanza, pur non ritenendo la forma un fattore secondario. Non basta un ascolto per apprezzare appieno il cd, il che finisce per essere un aspetto positivo: le canzoni del cantautore bresciano seducono un poco alla volta, ma inesorabilmente. Anche per via dell'apporto produttivo dei fratelli Sinigallia, Daniele e Riccardo, inevitabile risulta il paragone con quest'ultimo, con qualche evidente affinità nel linguaggio espressivo. E se una pecca si vuol trovare, risiede forse nell'eccessiva omogeneità dell'insieme, ma è difetto che non toglie valore a un'opera che comunque conferma Cattaneo come uno degli autori più interessanti della sua generazione. Complimenti anche alla copertina, che ci piace immaginare in dimensione dodici pollici, con un dipinto realizzato da Mikel Robinson.
Guido Siliotto
Nessun commento:
Posta un commento