“Willow Be”
Autoprodotto
Ogni tanto capitano per caso nel lettore dischetti che poi conquistano un proprio spazio con discrezione, fino a diventare difficile levarli, tanta è la piacevole assuefazione che sono capaci di produrre. Il disco firmato da Live Footage appartiene a questa categoria. Nulla di eclatante, tanto che molto probabilmente un attimo di distrazione avrebbe finito per relegarlo in fondo allo scaffale. Ma prestare attenzione alle 10 tracce contenute in questo esordio autoprodotto, “Willow Be”, è una specie di regalo pre-natalizio. Si tratta di un duo di base a New York: Mike Thies, batteria / tastiere, e Topu Lyo, violoncello. Si sono incontrati a una festa di Halloween del 2008 e da allora hanno deciso di collaborare assieme per un'idea che potesse aggirare le facili definizioni, muovendosi abilmente tra classica, pop e sperimentale. Ne viene fuori la costruzione di piacevolissime colonne sonore per brevi film immaginari. Pure nel mare magnum delle uscite discografiche, se c'è giustizia, dei Live Footage ne risentiremo parlare.
Guido Siliotto
Ogni tanto capitano per caso nel lettore dischetti che poi conquistano un proprio spazio con discrezione, fino a diventare difficile levarli, tanta è la piacevole assuefazione che sono capaci di produrre. Il disco firmato da Live Footage appartiene a questa categoria. Nulla di eclatante, tanto che molto probabilmente un attimo di distrazione avrebbe finito per relegarlo in fondo allo scaffale. Ma prestare attenzione alle 10 tracce contenute in questo esordio autoprodotto, “Willow Be”, è una specie di regalo pre-natalizio. Si tratta di un duo di base a New York: Mike Thies, batteria / tastiere, e Topu Lyo, violoncello. Si sono incontrati a una festa di Halloween del 2008 e da allora hanno deciso di collaborare assieme per un'idea che potesse aggirare le facili definizioni, muovendosi abilmente tra classica, pop e sperimentale. Ne viene fuori la costruzione di piacevolissime colonne sonore per brevi film immaginari. Pure nel mare magnum delle uscite discografiche, se c'è giustizia, dei Live Footage ne risentiremo parlare.
Guido Siliotto
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