Le-li
“My Life On A Pear Tree”
Garrincha Dischi
Tutto ruota intorno alla ragazza, Leli, alla sua voce sussurrata e alle sue delicate canzoni. Classe 1981, dopo aver fatto su e giù per i palchi della penisola con Almandino Quite Deluxe e The Hunzikers, stanca dell'elettricità compra una chitarra acustica e comincia a comporre in solitudine, fingendo di essere una bambina. Conosce John al Dams e il gioco è fatto: l'idea prende forma e ha solo bisogno di trovare adeguato svolgimento. “My Life On A Pear Tree” è il disco d'esordio, pubblicato da Garrincha Dischi, un biglietto da visita che mette in evidenza il tono sognante e fiabesco dell'arte di Leli, tutta la dolcezza un po' infantile e giocosa, a volte fin troppo esibita. Con l’apporto di Alessandro Grazian all’arrangiamento di quattro brani e la produzione artistica di Matteo Romagnoli (4fioriperzoe), con una lista lunga così di ospiti, indispensabili per gli arrangiamenti davvero molto curati tra fiati, archi e cori, l'album è ben confezionato e davvero consigliato.
“My Life On A Pear Tree”
Garrincha Dischi
Tutto ruota intorno alla ragazza, Leli, alla sua voce sussurrata e alle sue delicate canzoni. Classe 1981, dopo aver fatto su e giù per i palchi della penisola con Almandino Quite Deluxe e The Hunzikers, stanca dell'elettricità compra una chitarra acustica e comincia a comporre in solitudine, fingendo di essere una bambina. Conosce John al Dams e il gioco è fatto: l'idea prende forma e ha solo bisogno di trovare adeguato svolgimento. “My Life On A Pear Tree” è il disco d'esordio, pubblicato da Garrincha Dischi, un biglietto da visita che mette in evidenza il tono sognante e fiabesco dell'arte di Leli, tutta la dolcezza un po' infantile e giocosa, a volte fin troppo esibita. Con l’apporto di Alessandro Grazian all’arrangiamento di quattro brani e la produzione artistica di Matteo Romagnoli (4fioriperzoe), con una lista lunga così di ospiti, indispensabili per gli arrangiamenti davvero molto curati tra fiati, archi e cori, l'album è ben confezionato e davvero consigliato.
Guido Siliotto
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