Marco Galli, “Nero Petrolio”, 001, pp. 96, b/n, euro 13
Dopo l’ottimo “Il Santo Premier”, torna Marco Galli con quello che possiamo definire uno spin-off. “Nero Petrolio” approfondisce infatti le vicende legate a Louis Petrolio, uno dei personaggi che animavano la storia uscita in precedenza. In un futuro prossimo, la terra è dominata da un Santo Premier conquistatore ed assetato di sangue, capace di manipolare le masse con intrighi spionistici, guerre e con l’ausilio di un cantante rap moralista con un gatto per manager. Tra le spie ai suoi ordini c’è l’insubordinato tossicodipendente Blue Valentine, mentre Louis è poco più che un bambino, che maturerà nei confronti di Valentine un odio viscerale, ripromettendosi di ucciderlo quando diventerà un sadico torturatore amante della letteratura. La fantasia di Galli è al servizio della creazione di un universo assurdo e ricco di trovate geniali, liberamente ispirato al “Pasto Nudo” di Burroughs. Bravissimo disegnatore, qui accentua il contrasto bianco/nero con ottimi risultati. Un fumetto che si legge d’un fiato e alla fine si spera che l’autore abbia ancora voglia, prossimamente, di raccontarci le gesta dei suoi poco raccomandabili personaggi.
Guido Siliotto
Dopo l’ottimo “Il Santo Premier”, torna Marco Galli con quello che possiamo definire uno spin-off. “Nero Petrolio” approfondisce infatti le vicende legate a Louis Petrolio, uno dei personaggi che animavano la storia uscita in precedenza. In un futuro prossimo, la terra è dominata da un Santo Premier conquistatore ed assetato di sangue, capace di manipolare le masse con intrighi spionistici, guerre e con l’ausilio di un cantante rap moralista con un gatto per manager. Tra le spie ai suoi ordini c’è l’insubordinato tossicodipendente Blue Valentine, mentre Louis è poco più che un bambino, che maturerà nei confronti di Valentine un odio viscerale, ripromettendosi di ucciderlo quando diventerà un sadico torturatore amante della letteratura. La fantasia di Galli è al servizio della creazione di un universo assurdo e ricco di trovate geniali, liberamente ispirato al “Pasto Nudo” di Burroughs. Bravissimo disegnatore, qui accentua il contrasto bianco/nero con ottimi risultati. Un fumetto che si legge d’un fiato e alla fine si spera che l’autore abbia ancora voglia, prossimamente, di raccontarci le gesta dei suoi poco raccomandabili personaggi.
Guido Siliotto
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