"The Local Fuzz"
Tee Pee
E' roba da Guinness dei Primati il nuovo album degli Atomic Bitchwax. "The Local Fuzz" contiene infatti un'unica traccia strumentale di oltre quaranta minuti e già per questo incuriosirà chi è a caccia di stranezze. Ma attenzione a liquidarlo in questo modo, perchè la forza del disco sta proprio nella qualità di questa autentica maratona sonora. La band del New Jersey - Chris Kosnik, Finn Ryan e Bob Pantella - si muove in territori hard rock e lo fa con classe invidiabile. Il lungo brano è infatti una collezione di citazioni, capace di spaziare dal più classico rock duro al blues, passando per stoner e metal e finendo per varcare i confini della psichedelia, il tutto senza soluzione di continuità. Magari alla fine se ne esce spossati, come in tutte le maratone che si rispettino, ma con la voglia di ricominciare da capo. Con 15 anni di carriera e quattro album all'attivo, Atomic Bitchwax è ormai una certezza e un nome di riferimento per tutti gli amanti di questo tipo di sonorità, un ruolo di primo piano che con questo disco si conferma più che meritato.
Guido Siliotto
E' roba da Guinness dei Primati il nuovo album degli Atomic Bitchwax. "The Local Fuzz" contiene infatti un'unica traccia strumentale di oltre quaranta minuti e già per questo incuriosirà chi è a caccia di stranezze. Ma attenzione a liquidarlo in questo modo, perchè la forza del disco sta proprio nella qualità di questa autentica maratona sonora. La band del New Jersey - Chris Kosnik, Finn Ryan e Bob Pantella - si muove in territori hard rock e lo fa con classe invidiabile. Il lungo brano è infatti una collezione di citazioni, capace di spaziare dal più classico rock duro al blues, passando per stoner e metal e finendo per varcare i confini della psichedelia, il tutto senza soluzione di continuità. Magari alla fine se ne esce spossati, come in tutte le maratone che si rispettino, ma con la voglia di ricominciare da capo. Con 15 anni di carriera e quattro album all'attivo, Atomic Bitchwax è ormai una certezza e un nome di riferimento per tutti gli amanti di questo tipo di sonorità, un ruolo di primo piano che con questo disco si conferma più che meritato.
Guido Siliotto
Nessun commento:
Posta un commento