“Baby Darling Doll Face Honey”
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Che succede se mettiamo assieme una macellaia con la passione per la pittura, un ex tennista che ha sfidato McEnroe e il pronipote di un passeggero del Titanic, a sua volta scampato miracolosamente a vari rovinosi incidenti? Band Of Skulls, ovviamente! A parte gli scherzi, ben conosciamo la fame di pettegolezzi della stampa inglese (anche di quella italiana, per la verità), sicché non ci stupiamo se le note promozionali per una giovane band sono così generose nel fornirci dettagli a dir poco inutili sulle biografie dei musicisti. Sta di fatto che questo giovane trio di Southampton rischia di fare il botto: un brano nella colonna sonora di “New Moon”, un singolo scaricatissimo su iTunes (“I Know What I Am”), concerti – si dice – da non perdere e, ora, un debutto fresco di stampa, “Baby Darling Doll Face Honey”. Disco che mette in chiaro le intenzioni: non provare nemmeno a cambiare il corso del rock, bensì dar sfogo alla passione per sonorità d'annata – Led Zeppelin su tutti - con l'idea di aggiornarle secondo un gusto attuale. Mettendo insieme caustico blues e sfrenato rock'n'roll, con qualche pausa acustica, il gioco è fatto. E se son rose...
Guido Siliotto
Che succede se mettiamo assieme una macellaia con la passione per la pittura, un ex tennista che ha sfidato McEnroe e il pronipote di un passeggero del Titanic, a sua volta scampato miracolosamente a vari rovinosi incidenti? Band Of Skulls, ovviamente! A parte gli scherzi, ben conosciamo la fame di pettegolezzi della stampa inglese (anche di quella italiana, per la verità), sicché non ci stupiamo se le note promozionali per una giovane band sono così generose nel fornirci dettagli a dir poco inutili sulle biografie dei musicisti. Sta di fatto che questo giovane trio di Southampton rischia di fare il botto: un brano nella colonna sonora di “New Moon”, un singolo scaricatissimo su iTunes (“I Know What I Am”), concerti – si dice – da non perdere e, ora, un debutto fresco di stampa, “Baby Darling Doll Face Honey”. Disco che mette in chiaro le intenzioni: non provare nemmeno a cambiare il corso del rock, bensì dar sfogo alla passione per sonorità d'annata – Led Zeppelin su tutti - con l'idea di aggiornarle secondo un gusto attuale. Mettendo insieme caustico blues e sfrenato rock'n'roll, con qualche pausa acustica, il gioco è fatto. E se son rose...
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