mercoledì 8 dicembre 2010

Sufjan Stevens

Sufjan Stevens
“The Age Of Adz”
Asthmatic Kitty
Torna Sufjan Stevens, dopo alcuni lavori interlocutori. Accantonato, almeno per il momento, il folle progetto di realizzare un disco per ogni stato Usa, il musicista ci propone una svolta stilistica che, seppure da lui ci si possa attendere di tutto, comunque sconvolge. Chi si aspettava, infatti, la prosecuzione del suo percorso classico senza stravolgimenti, magari immaginando un possibile momento di stanca, deve fare invece i conti con un album che mescola le carte e ci presenta Stevens alle prese con un repertorio che diverge, eccome, dallo stile cui eravamo abituati. Chiamatela, se volete, svolta elettronica: fatto sta che, fin dal secondo brano, si capisce il cambio di rotta. A sostenere il talento compositivo, stavolta, beats e rumorini assortiti, il tutto ad assecondare derive psichedeliche. Disco coraggioso – se si deve avere coraggio a seguire l'ispirazione – ed imperfetto, ma proprio per questo ancor più affascinante. Difficile dire cosa ci riserverà in futuro, ma Sufjan Stevens conferma qui classe e talento. Menzione speciale per il libretto del cd, che vanta opere di Royal Robertson.
Guido Siliotto

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