mercoledì 3 aprile 2013

Joe Simon & Jack Kirby
"Il meglio di Simon e Kirby"
Bao Publishing, pp. 240 a colori, euro 27
Ci sono artisti capaci di cambiare il corso delle cose e che rappresentano un punto di svolta, inevitabile termine di paragone, dopo di loro, per chiunque si cimenterà sullo stesso terreno.
Jack Kirby appartiene senz'altro alla categoria, uno dei più grandi disegnatori del fumetto mondiale di tutti i tempi. Il suo nome è legato a personaggi popolarissimi come Hulk, i Fantastici Quattro, Thor e gli X-Men. Ma è a lui che si deve anche la nascita di Capitan America, quest'ultimo nato grazie al sodalizio con Joe Simon.
Si erano incontrati alla Fox Comics nel '39 e poprio l'anno dopo diedero vita alle gesta dell'eroe col costume e lo scudo a stelle e strisce. Quando Simon passò alla Timely, che poi sarebbe diventata la Marvel, Kirby lo seguì e la coppia si affermò come la più prolifica e di maggior successo, creando una serie innumerevole di personaggi e muovendosi negli scenari più disparati, frequentando, oltre al mondo dei supereroi, anche ambientazioni fantascientifiche, il Far West, il genere bellico, l'horror e il poliziesco, fino alle vignette umoristiche e addirittura inventando di sana pianta il fumetto rosa, grazie a un'intuizione di Simon, deciso ad offrire anche al pubblico femminile la sua buona dose di emozioni disegnate. I due hanno contribuito in maniera determinante all'evoluzione del fumetto, fino ad allora ancora troppo legato all'idea di striscia per quotidiani, sviluppando la dinamica delle vignette, elaborando ad esempio il concetto di "doppia pagina centrale".
Di questo e d'altro si parla ne "Il meglio di Simon e Kirby", edizione italiana curata da Bao Publishing, un libro che, lo diciamo subito, è davvero spettacolare. Anzi tutto per la veste, più di 200 pagine di fumetti, a colori e in grande formato. Diviso in capitoli, tutti introdotti da una breve ma efficace presentazione di Mark Evanier, sono state scelte le tavole più belle, divise per genere. Abbiamo così il primo numero di Capitan America, dove combatte con lo storico avversario Teschio Rosso, ma anche avventure tratte da The Fly, Sandman, The Vision, Stuntman, Fighting American, Boy Commandos, Boys' Ranch, Bulls Eye.
Difficile dire se questo sia davvero "il meglio", ma poco importa: la panoramica è esaltante, di sicuro rappresentativa della bravura e dell'eclettismo del dinamico duo, ma è anche e soprattutto, oltre che una fonte significativa di documentazione dalla quale non si potrà più prescindere, un tuffo nel passato dei comics. Un libro che fa guardare con nostalgia a un periodo nel quale le trame erano semplici, ma lo stupore era intenso e ci piace immaginarci teenagers nell'America degli anni quaranta e sbirciare tra quelle pagine colorate per sognare mondi straordinari.
Lo stile di Kirby si affinerà in seguito, ma già allora era pienamente consapevole del proprio talento, tanto che quando gli proposerò di lavorare a Capitan 3D, albo che veniva venduto corredato da occhiali per visioni tridimensionali, sentenziò: "Io e Joe siamo in grado di far saltare un eroe fuori dalla pagine anche senza quegli stupidi occhiali". Parole sante, Jack!
Guido Siliotto