martedì 20 marzo 2012

Paolo Benvegnù

Che disco stai ascoltando in questo periodo?
Non sto ascoltando nessun disco in particolare, ora come ora. Del resto non sono un grande acquirente di dischi e mi capita di ascoltare nella maggior parte dei casi quelli che mi vengono regalati da altri musicisti, cioè i loro dischi, e per lo più ho la fortuna di trovarli molto interessanti. In realtà, devo confessare che sono più un lettore di libri, piuttosto che un ascoltatore di musica. E quando leggo, sento il silenzio.
In genere preferisci i classici o le novità?
Non faccio una distinzione tra classici e novità, semplicemente perché ascolto la musica da un'altra prospettiva. Voglio dire, quando compro un cd, quei pochi che mi posso permettere, ogni volta è una novità, non conta quando è stato pubblicato. Ma ti dirò di più, la stessa cosa vale anche per quelli che magari possiedo da tempo e ho già ascoltato cento volte, perché è la mia percezione di essi a mutare in continuazione.
Che disco porteresti con te su un'isola deserta?
Non vorrei nessun disco, bensì il canto di una donna.
E nella sala d'aspetto del dentista?
Lì direi che va bene il frastuono superficiale di qualsiasi radio commerciale italiana. Perciò, un'opportunità sprecata. E, incredibile ma vero, dai dentisti spesso proprio quella si ascolta. Beata vita di superficie!
Guido Siliotto

mercoledì 7 marzo 2012

Dente

Che disco stai ascoltando in questo periodo?
Il mio preferito in questo momento è “Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale”, il nuovo cd dei Calibro 35, una band che ha ridato vita non solo a un genere, quello delle colonne sonore del cinema poliziesco italiano degli anni '70, ma a tutto un modo di fare musica che sembrava perduto.
Cosa deve avere un disco per conquistarti?
Inventiva, melodia e sincerità.
Ne compri molti oppure li scarichi da Internet?
Ho provato a scaricare, ma mi sono accorto che sul computer poi non li ascolto. Preferisco curiosare nei negozi o ai mercatini dell'usato, subisco ancora il fascino dell'oggetto, specialmente il vinile.
Ti piace scoprire le novità o preferisci restare sui classici?
Compro e ascolto di più i classici, forse perché le novità interessanti sono numericamente inferiori a tutto ciò che c'è da riscoprire.
Qual è il disco che ti porteresti su un'isola deserta?
“Anima Latina” di Lucio Battisti.
E nella sala d'aspetto del dentista?
Niente, non mi piace ascoltare la musica con le cuffiette. Nelle sale d'aspetto aspetto e basta.
Guido Siliotto