Federico Fumani - Intervista
“C'è stato un tempo dove i miei migliori amici erano i Ramones, ed ogni loro nuovo disco era una festa”. Canta così Federico Fiumani in uno dei brani più intensi dell'ultimo album targato Diaframma, “Niente di serio”, uscito proprio in questi giorni. Del resto il musicista fiorentino non ha mai nascosto le proprie passioni da ascoltatore vorace, che lo costringevano, nei suoi “anni verdi di orgogliosa solitudine”, a passare le giornate nell'angusto negozietto di dischi fiorentino Contempo. Proprio da lì sarebbe nata una delle più belle pagine del rock italiano, quella della new wave, di cui proprio i Diaframma erano una delle formazioni di punta, assieme ai Litfiba.
"Compro ancora molti dischi", ammette, "anche se non con quella costanza che avevo negli anni ottanta. Allora c'era solo il vinile, che continuo a preferire per la bellezza impareggiabile della confezione, anche se il cd, lo ammetto, è assai più pratico".
Cosa stai ascoltando in questo periodo?
Cosa stai ascoltando in questo periodo?
"Beh, il mio nuovo album lo ascolto spesso, devo ammettere. Un album recente che mi ha colpito parecchio è “Helplessness Blues” dei Fleet Foxes. E poi ci sono tanti dischi del passato che non mi stanco di ascoltare".
Nel tuo lettore ci sono più novità o classici?
"Sicuramente i classici. Tra l'altro da qualche tempo ne stanno ristampando parecchi e sempre con edizioni rimasterizzate e ricche di brani in più, rari o inediti. Al momento sono alla ricerca della ristampa di “Psychocandy”, il primo album dei Jesus and Mary Chain, che è uscito con tanto di dvd allegato".
Ma se ti dovessi portare un solo disco su un'isola deserta, quale sceglieresti ?
"Non ho dubbi: “Marquee Moon” dei Television".
Guido Siliotto
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