lunedì 24 ottobre 2011

Betta Blues Society

Betta Blues Society, "Betta Blues Society", Autoprodotto
Ecco una band coi piedi ben piantati nel... passato. Che dire, questi Betta Blues Society non si fanno distrarre da auto di grossa cilindrata, cellulari di ultima generazione e tv ultrapiatti. Sedotti invece da atmosfere bucoliche e sonorità d'annata, coi loro strumenti rigorosamente acustici si cimentano in canzoni che sembrano un altolà alle frenesie contemporanee e fanno piombare in un clima tradizionalista oltre modo rigenerante. Il progetto toscano si consolida un paio d'anni fa grazie all’incontro tra la cantante Elisabetta Maulo e il chitarrista Lorenzo Marianelli, cui si aggiungono ben presto Luca Guidi (chitarra e ukulele), Nicola Floris (armonica) e Matteo Anelli (contrabbasso). Dopo il classico rodaggio live, eccoli alla prima prova discografica, un album omonimo registrato a Livorno da Antonio Castiello. Dodici brani di cui nove firmati da Luca Guidi (da solo o con la collaborazione dei compagni d'avventura) e altri tre che sono invece cover di Sister Rosetta Tharpe, Ma Rainey e Leiber & Stoller. I riferimenti sonori sono al prewar blues, quello cioè che si suonava prima della Seconda guerra mondiale, con qualche ironico aggancio al presente ("Bunga Bunga"), il tutto con convinzione, passione e ottimi risultati, anche dal vivo, grazie alla perizia dei musicisti e alla splendide qualità espressive della cantante.
Guido Siliotto

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