Non sto ascoltando nessun disco in particolare, ora come ora. Del resto non sono un grande acquirente di dischi e mi capita di ascoltare nella maggior parte dei casi quelli che mi vengono regalati da altri musicisti, cioè i loro dischi, e per lo più ho la fortuna di trovarli molto interessanti. In realtà, devo confessare che sono più un lettore di libri, piuttosto che un ascoltatore di musica. E quando leggo, sento il silenzio.
In genere preferisci i classici o le novità?Non faccio una distinzione tra classici e novità, semplicemente perché ascolto la musica da un'altra prospettiva. Voglio dire, quando compro un cd, quei pochi che mi posso permettere, ogni volta è una novità, non conta quando è stato pubblicato. Ma ti dirò di più, la stessa cosa vale anche per quelli che magari possiedo da tempo e ho già ascoltato cento volte, perché è la mia percezione di essi a mutare in continuazione.
Che disco porteresti con te su un'isola deserta?Non vorrei nessun disco, bensì il canto di una donna.
E nella sala d'aspetto del dentista?
Lì direi che va bene il frastuono superficiale di qualsiasi radio commerciale italiana. Perciò, un'opportunità sprecata. E, incredibile ma vero, dai dentisti spesso proprio quella si ascolta. Beata vita di superficie!
Guido Siliotto